venerdì, gennaio 12, 2007

TODOS CABALLEROS


L'ingresso di Bulgaria e Romania nella UE ha suscitato nell'opinione pubblica una sensazione che definirei di distratto disgusto. E già, perchè pensiamo davvero che l'opinione pubblica abbia tempo da perdere con L'Unione Europea?
Il sottoscritto, che in questo periodo tempo da perdere ne ha eccome, si è posto qualche problema. Finalmente si è realizzato il sogno di un'Europa dall'Atlantico al Mar Nero...ma finiamola, non ci crediamo più dai tempi di Traiano Imperatore!
Poi ci sono le polemiche sollevate dalla forte probabilità di un esodo biblico di lavoratori verso i nostri paesi; osservazione questa che, se depurata dai consueti commenti sbracati di stampo leghista, mi pare quanto meno sensata. E poi l'annosa questione dei Rom.
Il problema che voglio mettere in evidenza è un altro. Se non vado errato da Mastricht in poi il sogno europeo si è trasformato da una serie di vantaggiosi accordi economico-commerciali in un progetto verso una unione dei popoli. Che questo secondo aspetto sia tutt'oggi in crisi è lampante: non mi riferisco solo ai fallimenti dei referendum in paesi tradizionalmente europeisti ma soprattutto all'opinione che l'uomo della strada ha dei lontani e oscuri buromostri di Bruxelles e Strasburgo. A mio modesto parere l'Europa dei 25 ha definitamente tarpato le ali del sogno. E l'ingresso di Romania e Bulgaria suona veramente come una campana a morto. Spero di sbagliare ma il club europeo sembra veramente aperto a cani e porci. Il mio può sembrare razzismo,lo ammetto e me ne assumo il rischio, ma che non si parli ipocritamente di Europa dei Popoli ammettendo paesi la cui adesione agli ideali europei è nulla.