venerdì, luglio 14, 2006

Le password della Procura


Generalmente diffido sempre dagli attacchi indiscriminati alla magistratura, specie quando le polemiche vengono da una precisa parte politica che con la Giustizia ha un rapporto da psicodramma e ha tutto l'interesse a delegittimarla.
Altre volte invece si confondono gli atti dell'ufficio del PM, atti che sono doverosi con l'eccesso di zelo. Fermo restando lo scandalo della pubblicazione delle intercettazioni scatta la domanda retorica: ha sbagliato chi ha rubato o il giudice che lo ha scoperto con le intercettazioni?
Proprio perchè nutro un naturale rispetto per giudici e inquirenti mi sento di rabbia quando assisto a certe scene. Ad esempio quale esigenza cautelare avrebbbe mai potuto giustificare lo spettacolare arresto di Vittorio Emanuele con tanto di trasferimento nottetempo nel carcere di Potenza? Che necessità aveva il GIP di Potenza per lasciare dichiarazioni alle TV di mezza Italia? E per finire quest'ultimo fatto della presunta pass-word della Procura diffusa tra i giornalisti. Spero che sia tutto un grande equivoco, altrimenti sarebbe una vergogna inaudita.
Per colpa di poch,i gli attacchi al sistema giudiziaro ad opera del centrodestra rischia veramente di apparire al cittadino come una sacrosanta crociata.

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Mastro informazioni riservate,ottenute naturalmente da woodcock, mi dicono che è proprio vero alcuni giornalisti tenevano in mano i cd con gli atti prima ancora degli avvocati. Non c'era manco bisogno di password.

sabato, 15 luglio, 2006  

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