sabato, luglio 08, 2006

Tutti a casa!


Ai pacifisti, quelli del "senza se e senza ma" vorrei ricordare che la Costituzione Italiana all'art. 11 ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Quindi non ripudia ad esempio l'esercito che è una istituzione della Repubblica che merita rispetto da parte dei Parlamentari, membri di un'altra istituzione.
Mi premeva ricordarlo. Altra caratteristica del senza se e senza ma è quella di fare di tutta l'erba un fascio. Mettere sullo stesso piano l'Iraq e l'Afghanistan è una mostruosità morale prima ancora che giuridica. La nostra presenza in Afghanistan è nell'orbita delle missioni NATO e senz'altro sotto l'egida delle Nazioni Unite. E' perfettamente legale dal punto di vista giuridico così come a mio giudizio l'attacco statunitense al regime talebano era più che giustificato. La nostra presenza è giustificatadal fatto che il regime talebano, dando protezione ad i terroristi metteva in serio pericolo anche la nostra sicurezza, come quella di Spagna, Francia, Germania (tutti Paesi presenti in Aghanistan). Diverso è il discorso sull'Iraq: non entrando nel merito delle scelte dell'amministrazione Bush (che ovviamente non condivido) non credo che la nostra presenza lì abbia avuto un senso. Si tratta di una missione che nulla ha a che vedere con l'Allenza Atlantica e che con le Nazioni Unite ha un rapporto quanto meno tormentato. Il segnale di discontinuità del Governo Prodi in politica estera è stato legittimamente quello di annunciare il rientro dall'Iraq entro l'anno. In netto contrasto con le confuse promesse di Berlusconi. Voler pretendere un ritiro immediato anche dall'Afghanistan risponderebbe semplicemente alla italica logica del "tutti a casa" che in quel caso ci porterebbe davvero all'isolamento.