domenica, giugno 25, 2006

Occupazione della RAI


Prima di urlare all'occupazione della Rai i signori del centrodestra si ricordino delle loro porcherie. Le censure, le epurazioni, la eraccomandazioni. Cose di cui non vale la pena parlare. E' tempo di nomine, il Professor Prodi non ci deluda. Sognamo una Rai indipendente e pluralista. Mi rendo conto che il mio sogno di una Rai del tutto avulsa dalle beghe della politica, una Rai di garanzia (con dirigenti di nomina presidenziale ad esempio) è una utopia del tutto irrealizzabile. E' legittimo che un Governo appena insidiato non possa ad esempio tollerare un direttore di TG1 che ogni giorno dia in testa al premier. Prodi non segua l'esempio di Berlusconi: nella Rai devono convivere i Mimun con i Santoro, i Vespa con i Biagi e così via. L'unico criterio non può che essere quello del merito. Finalmente dovrà tornare la piena concorrenza con Mediaset. E d'altro canto una Rai pluralista non potrà tollerare che Vespa monopolizzi l'approfondimento politico sulla prima rete nazionale. Non deve eesere cacciato, certo, ma affiancato anche ad altri nomi illustri con altri programmi. E ci sono giornalisti che per il loro spessore personale e intellettuale non possono restare fuori: non mi riferisco solo agli epurati Biagi e santoro ma anche perchè no, a persone come Giuliano Ferrara o Vittorio Feltri.