mercoledì, giugno 14, 2006

LE STANZE DEL BUCO


Non avevo mai sentito il ministro Ferrero prima d'ora. Non so se si tratti di un pericoloso estremista o cose del genere ma ha suscitato un violento dibattito sulle famigerate STANZE DEL BUCO. Non si tratta di luoghi di ritrovo per militari di leva ma di degli stanzoni, freddi e asettici, in cui i tossici si bucano assistiti da personale medico e da assistenti sociali. SPACCIO DI STATO, si è urlato mentre politici di ogni schieramento hanno iniziato con i soli tormentoni di moralismo raccogliticcio. In realtà non mi interessa tanto spezzare una lancia a favore di una proposta sensata; non mi interessa rimarcare i risultati positivi in termini di "riduzione del danno" ottenuti dai paesi che hanno iniziatole sperimentazioni (In Svizzera, ad esempio, ormai la morte per overdose è diventata una cosa buona sola per i romanzi di Irvine Welsh) ; non mi importa ricordare che il colore dei Governi in questi Paesi non necessariemente è rosso (Germani, Olanda, la Spagna di Aznar). Quello che mi interessa è invece che ormai in Italia è tutto ridotto a gretta polemica politica. Cosa centra un Calderoli con i problemi delle tossicodipendenza? Se permettete su una proposta del genere un Rutelli qualsiasi DEVE avere meno voce in capitolo di non solo Medici, operatori di Centri Specializzati o volontari; ma anche dei tossicodipendenti stessi. Ma che ne parliamo a fare: siamo un Paese che si accinge a cambiare 6o articoli della Costituzione e ancora vogliono spacciarci il referendum per UNA SPALLATA A PRODI...