venerdì, giugno 16, 2006

Caro Professore


Caro Romano Prodi, faccio parte del cosiddetto Popolo delle Primarie. Ho votato per Lei alle primarie e per la Lista Unitaria dell'Ulivo alle elezioni. La prego si svegli, non è questo che vogliamo. Aveva parlato di ridurre i Ministeri e invece ne abbiamo uno in più del Governo Berlusconi. Aveva parlato di ruoli chiave per le donne e invece solo un Ministero con Portofaglio (sempre meglio delle Signore che non viogliono lasciare la casa per la politica di Berlusconi, comunque). Io lo so che Lei aveva un sogno: un Governo di personalità competenti di altro profilo. Ad esempio grandi economisti all'Economia, giuristi di chiara fama alla Giustizia, prestigiosi diplomatici agli Esteri e così via. Ciò ovviamente non è stato possibile. Per il risicato successo ha avuto bisogno di un esecutivo forte con tutti i leader di partito su una poltrona e questo possiamo mandarlo giù. ;Ma questa grande spartzione finale non possiamo accettarla: sottosegretari su sottosegretari, deleghe, viceministri, scissione di ministeri precedentemente accorpati con una moltiplicazione biblica delle poltrone. Presidente Prodi, noi elettori di Centro-Sinistra siamo diversi da quelli del centrodestra. Noi non siamo disposti a turarci il naso, ad ingoiare in silenzio ogni porcheria come fecero loro per le varie leggine ad personam e per le magre figure rimediate dall'Italia in giro per il mondo. Noi non tollereremo attengiamenti di questo tipo e l'inizio non ci fa sperare nell'Italia finalmente diversa che avevamo sognato e che ci aveva spinto in massa alle urne già per le primarie. Dopo questa delusione iniziale ora iniziano gli esami veri, i nodi cruciali: Politica economica, Politica estera e tutta una serie di argomenti-bandiera che serviranno da specchietto per le allodole sulla tenuta delle coalizione. (vedi PACS e Grandi Opere). Forza Professore, non ci deluda.